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“La carica dei figli di…”: la Ramazzotti sbarca anche nel mondo della moda

6834932-strumenti-moderni-giornalista-computer-portatile-bianco-taccuino-e-una-penna-profondit-di-campo-messIl “caso Ramazzotti” ha mobilitato negli ultimi giorni il mondo social, i quotidiani, i periodici, scaldando ancor di più questo rovente Agosto. Riassunto per chi si fosse perso qualche dettaglio: la giovane Ramazzotti, è stata “scelta” per condurre dal prossimo 9 Settembre la striscia quotidiana dei “X Factor”, il fortunato talent musicale di Sky. Ma come se non bastasse, la “figlia d’arte” ha debuttato anche nel mondo della moda, come dimostrano delle foto, pubblicate in esclusiva sul settimanale “Chi”. La ragazza sarà infatti testimoniale per la campagna autunno-inverno di SH, la linea giovane del brand Silvian Heach. Nel giro di poche settimane, la Ramazzotti, si è trovata proiettata nel mondo delle celebrities. Inutile dire, che già dall’annuncio della conduzione affidata alla primogenita della coppia Ramazzotti-Hunziker è venuto giù il mondo. “Raccomandata”  e via via di questo passo, in un crescendo di critiche e in alcuni casi anche di insulti. Per difendere la rampolla di casa, si è scomodato anche la popstar di casa, Eros Ramazzotti sostenendo la teoria che la gavetta si trasmette tramite il DNA, quindi, basta che l’abbiano fatta i suoi genitori, lei l’ha ereditata. Dalla sua la giovane rampolla ha i boss di “X Factor” che senza dubbio hanno puntato sulla popolarità della giovane che quindi sarà un’ottima carta per gli ascolti. Contro, ha la mancanza di esperienza, perché infondo la ragazza non la conosciamo, tranne che per le sue numerose foto che posta sui social e la presenza come oggetto di paparazzate sulle riviste gossip. Segno di chi volesse le luci della ribalta. Si sperava, certo, nella saggezza dei suoi genitori, dei produttori tv, affinché non le facessero proposte che non fossero alla sua altezza.

Il punto non è “lavora perché è la figlia di…”, il punto che questa ragazza oltre ad un cognome “importante” e due genitori “famosi” non ha più nulla. Non ha conoscenze, non ha sapere, non ha neanche fascino,-magari uno si aspetta che l’abbia ereditato dalla mamma-,ma non ha neanche quello. Basta guardare le foto sul settimanale “Chi”. E’ una ragazza, spenta, senza spontaneità. Anche le foto che posta: tutte poste studiate e frasi sulla “vita”, che mi spiace, la giovane non conosce. Perché è bastato che mamma e papà alzassero il telefono per far sì che la giovane entrasse nel mondo del lavoro e non certo dalla porta sul retro bensì nel mondo della conduzione.

Certo, c’è chi dice che bisogna vederla all’opera, di darle fiducia. Sarà forse anche così, ma non ci riesco, perché una che vorrebbe andare oltre le polemiche e dimostrare la stoffa-ammesso che ci sia-anzicché essere in vacanza, andrebbe a studiare, per dimostrare ciò che è. Ma naturalmente sul suo curriculum ci sarà scritto figlia di “Ramazzotti-Hunziker.”

Ciò che sicuramente non fa bene a questo Paese è proprio questo: il mondo dei “figli di”. Un paese contraddittorio: perché a noi figli della vita ci chiedete di studiare e lo facciamo, ci chiedete la laurea e tra mille sforzi la prendiamo, ci chiedete di specializzarci e lo facciamo, ci chiedete non uno, ma due se non tre master e li facciamo, poi non basta e ci chiedete i corsi di formazione e poi di perfezionamento. Poi ci troviamo di fronte una Ramazzotti e non so più cosa pensare.

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Genitori troppo anziani?

coniugi-Deambrosis

La tv che fino a pochi mesi fa ha celebrato la libertà di Gianna Nannini di diventare madre, dopo anni di onorata carriera ed anni di vita sulle spalle. La tv che osanna nei salotti televisivi Carmen Russo,in forma e attiva, nonostante i suoi quasi 60 anni ed una bambina che non ha ancora compiuto il suo primo anno di vita. La felicità di diventare genitori, la vita che cambia, che guarda al futuro grazie ad una nuova vita in grado di regalare gioia,felicità,speranza.

Quella gioia, quella speranza strappata ai coniugi Deambrosis che non potranno più coccolare,occuparsi della loro piccola Viola, che oggi ha tre anni. In realtà non hanno mai potuto farlo. Sin dal parto hanno avuto contro i medici, gli infermieri che li hanno etichettati “troppo anziani” per essere genitori, per occuparsi di una nuova vita. Per il tribunale loro non possono occuparsene. Perché lui settanta anni e lei più di cinquanta. Colpo finale: i titoli di questi giorni. Un po’ ovunque li definiscono “genitori nonni”.

Ma i coniugi Deambrosis sono genitori ed hanno il diritto di essere chiamati come tali, anche e soprattutto dalla stampa. Questa vicenda lede i diritti umani. Non è solo vicenda da commentare nei “salotti”, contenendo e liquidando la discussione con domande: “hanno l’età giusta?”

La bambina era stata tolta ai suoi genitori, perché un vicino della coppia, aveva raccontato di aver visto il padre della piccola lasciarla incustodita in auto. Il padre viene accusato di abbandono, accusa dal quale lo stesso tribunale lo scagionerà. Il papà con immensa serenità e pacatezza in una trasmissione televisiva di qualche anno fa, raccontò l’accaduto. Stava solo sistemando la spesa dalla sua auto all’abitazione e aveva preferito non svegliare la bambina che comunque era sotto il suo sguardo.

Quanti genitori fanno mille cose contemporaneamente? Mentre rispondono al telefono, con il guinzaglio in mano, la spesa, il figlio attaccato al pantalone, e l’altro in braccio con il biberon. O quando, magari per non svegliarli, li si lascia riposare qualche minuto in auto. E non sto parlando del 15 agosto alle tre del pomeriggio.Il genitore perfetto non esiste.

Non ho mai messo alla prova i miei stessi genitori e mai spero di farlo. Non ho mai giudicato,sindacato né le coppie giovani tantomeno quelle agè. Si può essere bravi genitori sia quando si è giovani sia quando si è più in là con gli anni. Non voglio giudicare neanche ora né questo caso né quelli che spesso ascolto o vedo, quasi quotidianamente. Però voglio soffermarmi.

Ho visto genitori portare i figli di pochi mesi in locali notturni con le luci puntate sui loro occhi e la musica a tutto volume.

Ho visto genitori passeggiare nel cuore della notte in piazze e vicoli affollati e i loro piccoli stipati assonnati e affamati nei carrozzini.

Ho visto genitori affidarli per anni a tate distratte,superficiali,lavative.

Ho visto mamme litigare con i loro mariti tenendo in braccio il loro piccolo. Ho ascoltato una mamma dichiarare che ha lanciato il cellulare contro il marito mentre gli inveiva contro, mentre dall’altro braccio teneva stretto il suo bimbo.

Ho visto genitori punire i loro figli fino all’estremo. Bimbi costretti a dire quanto era bello il proprio genitore.

Ma lì nessuno giudica. Lì no, perché non sono un problema. Perché hanno l’età, quella giusta. Quella decisa da chissà chi.

Ed ancora una volta mentre i genitori soffrono a farne le spese è un bambino.

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