Un verdetto prevedibile ed una sentenza che va oltre ogni dubbio. Massimo Bossetti è l’assassino di Yara Gambirasio, a dirlo è anche la corte d’Appello, che ieri sera ha emesso il suo verdetto. La vicenda è destinata ancora ad essere argomento dei media, dei commenti, anche perchè resta l’ultimo grado di giudizio: la Cassazione, ma questa ormai è una pietra tombale sulla vicenda processuale. La Cassazione non riuscirà a trovare vizi procedimentali tali da far riaprire il proc…edimento.
Non esistano perizie sul Dna che tengano, nonostante le continue richieste della difesa. La richiesta era irricevibile, non esistono criticità al dna, altrimenti sarebbero emerse in primo grado.
Il muratore di Mapello è l’assassino della piccola Yara, in una vicenda rievocata dai servizi televisi centiania di volte, in un uomo e padre che apparentemente sembrava un lavoratore dedito al suo lavoro e alla famiglia, ma che ha mostrato una personalità doppia, tenendosi per quattro anni il peso della morte della piccola ginnasta, pensando -sicuramente- ad un errore nella rivelazione del dna quando veniva attribuito a Guerinoni, senza sapere che il suo albero genialogico diceva bene altro. Un uomo dalla personalità contorta e falsa, giurando ancora di non essere l’assassino e invocando la verità, quella verità che le carte processuali riportano ben chiaro.
Un caso ormai chiuso. E’ tempo che la piccola Yara riposi in pace ed abbia giustizia, senza deja vu televisivi, senza la continua cronaca che rievoca un caso scabroso.