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#duemiladiciassette di sentimenti. Il racconto del mio personale anno

foto per blog 2Facebook, il racconto del mio 2017 è #duemiladiciassette ma te lo racconto io, seppur gli anni non si raccontano ma si vivono intensamente e fortemente con annessi e connessi. Ma gli anni emozionano, spaventano, sono tempeste e tornati, gioie infinite e sorrisi e allora ti racconto cosa ho provato.

PAURA

Quando ho visto la morte in faccia di una persona a me cara

Quando dopo centinaia di curriculum inviati il telefono non suona

Quando vai a fare un colloquio ma conta più “se ci stai” che la sostanza

Quella di essere sempre “poco” per gli altri

Quella di perdere chi ami

 

ANSIA

Per il tempo, sempre poco

Quella di perdere tempo, quando invece fai mille cose

Quella che si prova quando qualcuno non ti vuole

Quella dei colloqui che sembra sempre come il primo esame all’università

Quando squilla il telefono di sera o nel cuore della notte ed è il coglione di turno che sbaglia numero

 

DOLORE

Per la sofferenza altrui

Quando scopri che non è come pensavi ma è tutta un’altra realtà

Quando sei impotente davanti al dolore degli altri

Quando il dolore ti sfida

 

RABBIA

Davanti alla mia impotenza

Davanti a futili motivi che degenerano in strane discussione

Che mi tengo dentro e mi fa chiudere lo stomaco

Quella che provi quando vorresti essere una normale ventiquattenne un po’ sballata e senza responsabilità

Quella che provo davanti a progetti a vuoto

Quella di un sociale arrangiato e vuoto

FELICITA’

Negli occhi, nei gesti, negli abbracci di mio nipote Claudio, infinito amore della mia vita

Quella di un abbraccio vero e sincero

Quando sono in corsia coi malati, perché sono loro che danno qualcosa a me e non io a loro, ne sono certa

Quando mi spendo per gli altri nel mio “infinito buonismo” come dicono in molti

Quando riesco a regalare un sorriso ai miei genitori e alla mia mamma

Quando salto sulle note della musica e mi sento libera e felice

#duemiladiciassette di pianti, sorrisi, incazzature, delusioni, di forza che pensi di non avere ma che esce dal cilindro senza accorgertene. Questo Natale non chiedo nulla, ma la Speranza quella sì ed un pizzico di Serenità che possa trovarsi nelle persone, nel lavoro, nell’affetto di chi ci ama ed i noi, sperando di essere sempre persone nuove e migliori. Ma, sbagliare anche, perché il più grande regalo che possiamo farci è sbagliare dal colore della maglia che acquistiamo o nella vita, l’importante è trovarne la morale e magari ricominciare più forte di prima, o almeno ci si prova.

E… buon fine 2017 e buon occhio al 2018!

 

 

 

 

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