Quando un sentimento che sin da bambini abbiamo imparato a chiamare “amore” finisce, senti una fitta al cuore, come se fosse in corso un infarto, ti logora dentro e le luci del palcoscenico della vita si spengono, ad una ad una, un po’ per volta, lentamente, la terra la senti muovere sotto i tuoi piedi, come un improvviso e spaventoso terremoto, una tristezza infinita ti pervade come se il mondo stesse piangendo la più grande catastrofe del mondo. Immobile resti a sfogliare i ricordi, mentre la tua mano non stringe più quella di chi hai amato, mentre i progetti naufragano nel mare del “mai”, mentre la giostra della felicità e del “tutto va bene” s’ inceppa, lasciandoti all’ultimo e penoso valzer della vita, quello in cui devi fare i conti col “ripartire”, il “ricominciare”, dove devi ripuntare la bussola della vita, orientare i tuoi giorni, riallacciare nuovi nodi e salpare per mari ignoti e sconosciuti.
Mari che sanno di incertezza e di solitudine, mari che dovrai conquistare con una ferita al cuore in più, diventando abile ed esperto marinaio del “mal d’amore”.
Quando un amore giunge al capolinea e l’altra persona ha lasciato la nostra vita per sempre, qualsiasi esso sia il motivo, sembra che tutto sia controcorrente, ingiusto, folle e cattivo. Ti accorgi che delle abitudini devono andare in pensione e lasciare il posto a delle altre. Inizi ad assaporare un tempo nuovo e diverso, fatto di cose che devono “riempire”, di notti che riassaporeranno il gusto del sonno, di giornate che avranno un sole tiepido ma pur sempre un sole, che ha voglia di essere vissuto, nonostante tutto. Impari che nonostante tutto si continua a vivere ed il mondo continua a girare, ad esserci e a vivere. Impari ad incassare, rimuginare e respirare più forte per non far prevalere quel senso di vuoto, di mancanza, quel nodo alla gola che sembra non farti respirare.
Impari che l’amore spesso e’ ingiusto quanto anche folle. Impari a non guardare o a cercare disperatamente il cellulare. Impari a non dar più peso a quel “ti hanno cercato”. Impari a darti al silenzio, perché le parole non servono più e non basterebbero a colmare e a riparare errori. Impari che ci sono mille modi d’amare e tra questi quello egoistico. Impari che a volte siamo troppo presi ed avventati nei sentimenti. Impari a farne a meno, perché infondo il tempo che fino a qualche attimo prima non ti era amico, sta facendo il suo corso e proprio lui diventerà da nemico ad amico e ti aiuterà come un’abile dottore a riabilitarti dopo un infarto d’amore